Parlando di pollinosi ci si riferisce alle affezioni di natura allergica che sono causate dai pollini di varie piante e che colpiscono con ricorrenza stagionale gli individui allergici. L’aerosolterapia è molto utile in caso di patologie allergiche in quanto con un aerosol si possono ottenere due risultati: giungere al polmone per curare le malattie respiratorie oppure, grazie alla vasta rete di capillari presenti, far passare il farmaco nel sangue, da dove viene trasportato alla sede voluta senza dover passare dallo stomaco e dal fegato.
Esistono molti modelli di nebulizzatori, sicuramente i più adatti sono quelli denominati “pneumatici”. Essi sono composti da un compressore e da un’ampolla: il flusso d’aria generato dal compressore genera all’interno dell’ampolla una depressione che risucchia piccole dosi di farmaco. Queste, colpite dal getto di aria vengono nebulizzate in finissime particelle. Ed è proprio il diametro di queste particelle che rappresenta la caratteristica principale di ogni aerosol e dipende dalle caratteristiche dell’ampolla, dall’entità del flusso e dalla pressione dell’aria. Nel nebulizzatore pneumatico le particelle generate sono sufficientemente piccole da poter raggiungere le vie aeree inferiori, rendendo molto più efficace la terapia, prevenendo complicazioni peggiori come l’asma allergica.

Dal punto di vista tecnico, un nebulizzatore pneumatico dovrebbe avere le seguenti caratteristiche:

  • Potenza tra 1 e 2 atmosfere
  • Nebulizzare una soluzione di 3 ml in meno di 10 minuti
  • Ampolla in materiale sintetico, preferibilmente in plastica (più affidabili e omogenee di quelle in vetro) perché possono essere tarate con maggiore precisione

Un nebulizzatore con tali caratteristiche consente sicuramente una efficace cura delle allergie riducendo al minimo gli effetti collaterali della terapia.

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