In generale, distinguiamo tre tipologie di diabete, diverse per origine, terapia e decorso della patologia: DIABETE  TIPO 2 DI ORIGINE  METABOLICA, DIABETE TIPO 1  AUTOIMMUNE, DIABETE   DA INSULINORESISTENZA O DEFICIT SECRETORIO  SECONDARIO  AD  ALTRE  PATOLOGIE.

DIABETE DI TIPO 2 – metabolico

Molto frequente dopo i 50 anni, si evolve lentamente ed è causato da scarsa produzione insulinica e/o produzione di insulina poco efficiente. Nel paziente sono quasi sempre presenti una o più di queste condizioni : obesità addominale, ipertensione, bassi livelli di HDL, ipertrigliceridemia.

DIABETE DI TIPO 1 – autoimmune

Relativamente raro (circa 100.000 casi in Italia ), insorge improvvisamente da 0 a 35 anni. Causato da una reazione autoimmunitaria che distrugge tutte le cellule beta del pancreas azzerando la produzione di insulina, è una patologia cronica non curabile, ma perfettamente gestibile. Richiede l’assunzione costante di insulina ed il controllo continuo della glicemia.

DIABETE SECONDARIO

Questa forma, intesa sia come insulinoresistenza che deficit secretorio, può essere secondario ad altre patologie, eventi o terapie (es. fibrosi cistica, pancreatiti, talassemia).

ALTRE FORMA DI DIABETE

LADA: in soggetti non obesi o sovrappeso, l’iperglicemia nell’adulto è causata da una reazione autoimmunitaria lenta e progressiva, resistente agli interventi sullo stile di vita ed anche alla terapia orale. Richiede sempre infine il trattamento con insulina.

DIABETE GESTAZIONALE

può instaurarsi dal secondo trimestre di gravidanza,  è facilmente trattato attraverso la sola dieta e moderato esercizio fisico, effettuando sempre un attento autocontrollo glicemico. In  mancanza di intervento determina macrosomia fetale (feto di peso e circonferenza addominale superiore alla norma) che rende il parto più difficoltoso ed espone il nascituro a possibile lussazione della spalla durante la nascita. Anche se regredisce alcune ore dopo il parto,  circa il 90% delle donne con diabete gestazionale  sviluppa, nell’arco dei successivi venti anni, un diabete vero e proprio.

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